Rock glacier della Mulattiera
Percorrendo la strada sterrata che da Puys porta a p.ta Colomion e al Passo della Mulattiera, si raggiunge la testata del bacino del T. della Sanità, tributario di destra della Dora di Bardonecchia.
Alla quota di circa 2240 m. si ha la possibilità di osservare alcune forme tipiche dell’ambiente periglaciale alpino. La più evidente, per aspetto e dimensioni, è il rockglacier che si sviluppa alla base delle estese falde detritiche dei versanti meridionali. Un rockglacier è un corpo detritico costituito da blocchi angolari, dalla forma lobata con rughe, solchi e lobi in superficie. Il movimento di tale forma è dovuto alla presenza di ghiaccio e/o permafrost ed all’azione combinata del gelo/disgelo.
Il rockglacier in oggetto ha una lunghezza di circa 400 metri, una larghezza di circa 100 nella parte frontale, un’ altezza apparente di 30 metri circa; si estende da quota 2250 a quota 2100 alla fronte.
La superficie del rock glacier è percorsa da solchi e lobi disposti in file concentriche, a formare archi naturali che ne testimoniano il lento fluire verso valle.
Il profilo longitudinale della parte centro-frontale debolmente concavo, la superficie colonizzata dalla vegetazione ad alto fusto e la fronte stabilizzata permettono di attribuire questa forma tra i rockglacier inattivi originatesi nel periodo Tardiglaciale.
Inoltre sulla superficie del rockglacier, al di sopra della copertura vegetale, sono presenti grossi blocchi angolari (calcari, dolomie, scisti carbonatici vari) provenienti dalla falda detritica che ha origine ai piedi della Punta Charra, alla cui base si trova il rockglacier.
Altre forme tipiche dell’ambiente periglaciale sono i “lobi di geliflusso di pietre” visibili sul corpo delle suddette falde detritiche e le articolate forme dovute a probabili fenomeni di colamento e/o geliflussione nei versanti del bacino esposti a Est (pressi della caserma).
E’ inoltre conservata una via ferrata degli anni ‘40 che collega il Passo della Mulattiera al Passo della Sanità, la quale, seppur percorribile con qualche difficoltà è una testimonianaza unica nel suo genere nelle Alpi Occidentali (insieme alla ferrata del Monte Oronaye nelle Alpi Cozie meridionali, non più utilizzabile).
La contigua presenza di più forme rappresentative dell’ambiente periglaciale alpino, la panoramica su elementi strutturali alla mesoscala, la presenza di manufatti di origine bellica degli anni ‘40 (caserme, fortini, ferrata alpina), nonchè la possibilità di raggiungere il sito in tempi brevi (impianti di risalita di Campo Smith) rendono il sito una sicura e già frequentata risorsa turistica della zona.