Masso erratico di Castellazzo

Il geosito è raggiungibile in pochi minuti a piedi tramite due percorsi che si diramano dalla strada comunale Caprie - Condove in prossimità della cava di Caprie (parcheggio). Percorso 1: stradina ombrosa in leggera salita con scalinata terminale. Percorso 2: carrareccia che conduce all'antico sentiero lastricato lungo la dorsale rocciosa del Castellazzo, della quale è possibile osservare la tipica forma ""a dorso di balena"" legata al modellamento del ghiacciaio quaternario.

Punti di ristoro e alloggio a 1 km

Il blocco roccioso di regione Castellazzo è un tipico esempio di masso erratico, ovvero un elemento lapideo di grandi dimensioni, caduto per frana sulla superficie di un ghiacciaio e da questo trasportato più a valle, anche per distanze chilometriche. Solo con questo meccanismo è possibile giustificare la presenza di un blocco roccioso di natura litologica (metagranito) differente da quella della base d'appoggio e del contiguo versante, che sono costituiti da rocce serpentinitiche. In base alla distribuzione dei litotipi con composizione mineralogica analoga a quella del masso, e al notevole grado d'arrotondamento del masso erratico, si può ipotizzare che la più probabile area di provenienza del masso stesso si collochi sulle pendici meridionali del M. Baraccone alle spalle dell'attuale abitato di Borgone. La messa in posto del masso erratico sulla sommità del dosso montonato di regione Castellazzo, e di numerosi altri massi sul versante sinistro in località Truc le Mura, si realizzò al momento della scomparsa della massa glaciale che ricopriva il dosso del Castellazzo. L'origine del masso è richiamata da una scritta scolpita nella roccia (lato sud): ""MASSO ERRATICO LASCIATO DAL GHIACCIAIO QUATERNARIO VALSUSINO.