Grotta della Beaume

L'area della Beaume si trova sul versante sinistro della Valle di Susa dove affiora l'Unità tettono-stratigrafica dell'Ambin (Polino et al.,

2002). Questo versante, almeno nella sua parte prospiciente la valle è stato modellato dal ghiacciaio valsusino durante il Pleistocene. L'approfondimento erosionale operato da questo ghiacciaio nelle sue diverse fasi di espansione ha lasciato tracce degli antichi fondovalle riconoscibili come superfici terrazzate, come quella sulla sinistra della grotta (un centinaio di metri). I corsi d'acqua laterali hanno scavato forre, alcune delle quali molto profonde, come quella del Rio Seguret (alla destra della grotta), impostato su un substrato di quarziti.

Al di sopra la frazione Beaume, a quota 1600 metri, affiora il sovrascorrimento delle Coperture triassiche, (essenzialmente quarziti tabulari;) sul basamento pre-Triassico (formato da metaconglomerati a matrice carbonatica). Quest'ultimo forma tutta la parte esterna della caverna, il soffitto e le pareti, mentre il gradino roccioso interno e i bassi fianchi della grotta risultano costituiti da banchi di quarziti triassiche.

A partire dall'osservazione delle rocce conglomeratiche a matrice carbonatica è possibile tentare di spiegare la genesi della grotta. Tali rocce sono il risultato di importanti trasformazioni fisico-chimiche di originarie dolomie. L'origine dei processi di trasformazione va ricercata:

  • nell'originaria e abbondante presenza di gessi e anidriti (rocce evaporitiche),
  • nella permeabilità delle rocce carbonatiche originarie costituite da dolomie,
  • nella circolazione di fluidi nel sottosuolo (i quali contribuiscono alla parziale o totale dissoluzione delle rocce evaporitiche),
  • nella presenza di un attività tettonica che porta ad un sollevamento del settore superiore della valle del Seguret.

All’esposizione subaerea del massiccio si imposta un circuito carsico, condizionato dall’elevata solubilità dei Iitotipi e dall’elevato grado di fatturazione. Si determina cosi, un’intensa rielaborazione ipogea di alcune porzioni dell’ammasso roccioso, in seguito a reiterati processi di prelievo, trasporto e deposizione del materiale carbonatico si formano quelle che sono state definite pseudocarniole detritiche. Nei dintorni della Beaume i conglomerati e le brecce affioranti sono riconducibili a questo gruppo di rocce. La genesi della grotta pub essere ricondotta ad un momento in cui la configurazione della valle era diversa dall’attuale. ll versante sinistro della Val Susa presenta infatti a quote diverse segni di antichi fondovalle. Anche la valle del Seguret all’altezza del colletto del Pramand presenta traccia di un antico fondovalle. L’azione del ghiacciaio ha progressivamente approfondito il fondovalle, i circuiti carsici gia attivi sotto la superficie presentavano acque ricche in solfati (sottratte ai gessi che affiorano a monte sul versante destro della Serre du Kin), che possono aver indotto importanti trasformazioni nelle rocce carbonatiche comprese tra le scaglie tettoniche e i depositi glaciali. Un ruolo importante nella circolazione delle acque sembra essere stato svolto dal rio Seguret. Esso avrebbe richiamato le acque dell’intero bacino sovrastante, convogliandole al contatto con le quarziti, e attivando quindi lungo questa superficie importanti circuiti carsici, tra cui la Beaume.

Grotta della Beaume