Rocce montonate di Borgone

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Automobile (lungo la S.S. 24 è possibile cogliere una vista d’insieme) A piedi in 15’-30’ dal centro del paese si raggiunge la cava dismessa di Chiampano (oggi palestra di roccia) e da lì il sito di Roccafurà.

Punti di ristoro e alloggio a 1 km

I contrafforti rocciosi che si innalzano a gradinata alle spalle dell'abitato di Borgone rappresentano uno degli esempi meglio conservati della potente azione modellatrice e levigatrice esercitata dal grande ghiacciaio quaternario della Valle di Susa. Questi contrafforti presentano una sommità marcatamente arrotondata, con i fianchi esposti a Sud ripidi e levigati, mentre quelli esposti a Nord si raccordano a fertili ripiani, spesso allungati secondo la direzione dell'asse vallivo. Rimaste intatte per migliaia di anni, queste testimonianze del modellamento glaciale sono state in più punti intaccate dall'apertura di cave per lo sfruttamento del pregiato metagranito di Borgone. L'attività estrattiva, esercitata intensamente per secoli, ha conferito al paesaggio una nuova architettura anch'essa non priva di spunti d'interesse. Nella vallecola di Chiampano, raggiungibile in pochi minuti di automobile da Borgone, si possono osservare massi erratici e dossi montonati alla sommità di un'alta bastionata rocciosa. Oltre alla cava di Chiampano, molto importante è stata nel passato la coltivazione di livelli più teneri ricchi in materiali lamellari (miche) per la produzione di macine da mulino (sito di Roccafurà).