Radiolariti rosse di Champlas
Partendo da Cesana, percorrere la S.S. 23 in direzione del Sestrieres, svoltare a destra al bivio per Champlas Seguin e seguire le indicazioni per il M.te Cruzeau percorrendo poche decine di metri su una strada sterrata, e quindi parcheggiare la vettura a bordo strada. In alternativa si può raggiungere il Monte Cruzeau da Sansicario a piedi o in bici. Il sentiero si snoda su un pianoro che porta a raggiungere la cima del M.te Cruzeau che offre un’ottima sosta panoramica sulla Valle di Susa: dal profilo della Val Thuras, al massiccio dello Chaberton, dai fronti di cava di oficalci sul versante sinistro della Dora di Cesana, ai vari fenomeni alluvionali di fondovalle. 2-3h.
Le curiose rocce rosse che si possono osservare tutt’intorno Champlas Seguin e il m.te Cruzeau, sono il prodotto di accumulo, sul fondo dello scomparso Oceano ligure-piemontese, dei resti di piccoli organismi marini vissuti intorno ai 160 milioni di anni fa. Il nome delle rocce “radiolariti” deriva dagli organismi che le hanno prodotte: i Radiolari, organismi planctonici marini, di forma sferoidale e di piccole dimensioni (al più pochi millimetri). Il loro scheletro, fatto di silicio (minerale del quarzo), presenta una precisa simmetria radiale (da qui il nome). Quando l’organismo moriva le parti molli venivano decomposte, e sul fondo dell’oceano rimanevano miliardi di gusci e scheletri silicei di radiolari. Il progressivo accumulo dei resti di questi organismi è all’origine delle radiolariti.