Conca dei tredici laghi
in seggiovia o a piedi (1h30’) da Prali o in bici da Villa (13 km per 1000 metri di dislivello)
Punti di ristoro e alloggio a 1 km
La Conca dei Tredici Laghi è un altopiano di origine glaciale posto in destra orografica alla testata della Val Germanasca, fra la Punta Cournour (2865 m), la Punta Cialancia (2855 m) ed il Cappello d'Envie (2619 m). Si tratta di una località d’alta montagna di notevole valore dal punto di vista paesaggistico ma anche un esempio di evoluzione geomorfologica.
Durante l’ultima glaciazione pleistocenica, la conca ospitava un’unica massa glaciale il cui progressivo ritiro ha determinato lo sviluppo di una serie di piccoli bacini lacustri “intrappolati” fra i depositi glaciali. I nomi dei bacini lacustri (lago Bianco, lago della Carota, lago della Drajo, laghi Gemelli, lago Lungo, lago Nero, lago della Noce, lago Primo, il lago Rametta o lago dei cannoni, il lago dell'Uomo, i laghi Verdi) derivano dalle loro caratteristiche peculiari (forma, colore, leggende o reperti rinvenuti nei pressi). Ad esempio, nel lago “dei cannoni” sono conservati due pezzi d’artiglieria della seconda guerra mondiale. Il lago dell’Uomo deriva il nome da una leggenda locale. I laghi “della carota” e “della noce” per la loro forma, anche se ormai sono praticamente scomparsi, il primo essendosi trasformato in una torbiera, il secondo trovandosi asciutto per la maggior parte dell’anno
La zona dei tredici laghi (“Lî têrze Laoue” in dialetto locale) è ricca di tracce dell’attività militare tipica di una zona di frontiera. Vi sono le vie militari seguite dai soldati che presidiavano il confine, e le antiche caserme, come i Ricoveri Perrucchetti (in memoria di Giuseppe Domenico Perrucchetti, fondatore del corpo degli Alpini) costruiti a cavallo fra l'Ottocento e il Novecento.